Una start up che promuove la conoscenza scientifica sui temi dell’alimentazione e dell’ecosostenibilità attraverso un innovativo progetto editoriale, per creare consapevolezza nel campo scientifico
Chi dice Vercelli, dice riso: la provincia piemontese è uno dei maggiori centri di produzione di questo prezioso cereale in un’Italia che ne è, a sua volta, il maggiore produttore europeo.
Eccellenza nell’eccellenza, dunque, e anche cultura del riso, tant’è vero che proprio a Vercelli – e grazie all’Università degli studi dell’Insubria – è nata nel 2021 Quanto, una start up che promuove la conoscenza scientifica sui temi dell’alimentazione.
Anna Cecilia Rosso
L’innovativo progetto è coordinato dalla professoressa Anna Cecilia Rosso, che ne è doppiamente coinvolta, non solo in quanto professionalmente interessata alla divulgazione dei valori della scienza, ma anche perché la sua famiglia produce riso da diverse generazioni.
Ecco allora Quanto, o meglio QuantoRiso.com: una start up di nicchia, che seleziona e commercializza poco più di mille scatole all’anno, ma gestisce anche un portale finalizzato alla conoscenza nel campo alimentare e all’impegno sociale.
Tre sono le tipologie di riso Quanto immesse per ora sul mercato: Carnaroli, ideale per risotti, insalate e timballi; rosso integrale, perfetto per accompagnare verdure, vellutate e zuppe, e il prodotto di punta, il riso nero Ebano, nel quale è cristallizzata la visione del brand.
Creato nel 2022, Ebano cresce infatti in modo biologico e veloce, è sostenibile, ha bisogno di poca acqua ed è naturalmente resistente alle malattie e parassiti, quindi non necessita di alcun trattamento. Inoltre ha una consistenza diversa rispetto agli altri risi, grazie alla sua capacità di assorbire meglio i sughi, ed è molto bilanciato dal punto di vista nutrizionale perché è integrale.
“Il riso Ebano è sicuramente un’innovazione che piace tantissimo – conclude Anna Cecilia Rosso – ma la nostra ricerca non è finita, dato che a breve introdurremo una nuova varietà di riso rosso Quanto, prodotto in maniera più sostenibile”.
