“Perché da bambini odiamo le verdure e altri misteri neurogastronomici che ci rendono umani” recita il sottotitolo di un libro che incuriosisce in realtà fin dal titolo, “Guida per cervelli affamati”.
Si tratta in effetti di un volume ‘serio’, che si propone di indagare nei diversi e complessi meccanismi che sono alla base delle nostre scelte alimentari, delle preferenze di un piatto cucinato o anche solo di un ingrediente rispetto ad un’altro. Del resto mangiare non significa solo nutrirsi, ma, almeno nella società benestante, anche e soprattutto apprezzare, o meglio gustare, il cibo, un’operazione che interessa la ‘pancia’ ma anche il cervello. Mangiare, in altre parole, è un atto che coinvolge una serie di operazioni conoscitive.
A ben vedere, dunque una materia intrigante anche se dai più ignota e inesplorata, che inevitabilmente coinvolge le neuroscienze, ovvero l’insieme degli studi scientifici sul sistema nervoso, relativi a un gran numero di discipline. Non a caso gli autori del libro sono esperti del ramo: Carol Coricelli è ricercatrice in Neuroscienze Cognitive presso la Western University of London in Canada e docente presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, mentre Sofia Erica Rossi, filosofa e neuroscienziata di formazione, si occupa di comunicazione della scienza e public engagement presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.
Insomma, in qualche modo stiamo parlando di un ‘libro di testo’ serio e documentato, arricchito anche di numerose fotografie, schemi, addirittura ricette, che aiutano a orizzontarsi nella materia. Al tempo stesso, visto quanto espresso, questo libro di oltre 300 pagine (delle quali una ventina occupate da una completa bibliografia) può costituire anche una lettura divertente, oltre che istruttiva.
Carol Coricelli – Sofia Erica Rossi
Guida per cervelli affamati
Perché da bambini odiamo le verdure e altri misteri neurogastronomici che ci rendono umani
Il Saggiatore
312 pagine
22 euro