Un romanzo, non un trattato di cucina né una biografia dello chef del momento.
Un romanzo scritto da un autore di successo come Andrea De Carlo che è anche regista, fotografo, musicista, pittore.
Una personalità complessa e affascinante, così come complesse e affascinanti sono le sue opere, sempre ricche di inquietudini e dense di riflessioni sull’uomo, il tempo, l’amore
Che senso ha dunque, direte voi, presentarlo in questa sede? Forse perché campeggia in copertina l’emblema di un cono gelato?
Sarebbe troppo poco: ma se andiamo in profondità, scopriamo che quell’imperfetta meraviglia che è la vita in fondo assomiglia molto a un gelato, al suo equilibrio instabile, alla lotta interiore tra il piacere di ammirarlo e l’esigenza di consumarlo prima che si sciolga via nel nulla…
Il gelato può essere dunque una metafora precisa del nostro essere e attraversare i giorni e le ore, sapendo che tutto è eterno, anche se non dura…
Se poi vi dicessimo che uno dei personaggi fondamentali del romanzo è una giovane gelataia che "i gelati li crea, li pensa, li esperimenta con tensione d’artista"… Ma non vorremmo svelarvi troppo: leggete il libro, piuttosto, e lasciatevi trascinare dalla ricerca della bellezza che è insita in noi stessi
Andrea De Carlo
L’imperfetta meraviglia
Giunti, 18 euro