In questo locale di fatto ci sentiamo come a casa nostra, fra amici e ‘colleghi’ di affinità elettive (carbonara in primis…).
Sostanzialmente perché – in due parole – siamo in un posto sincero, onesto, di sostanza.
Un posto peraltro carico di storia (Morgana nasce negli anni ‘30 come bottiglieria, e alla vigilia degli anni ‘60 si trasforma in trattoria), nemmeno a dirlo, nel segno della tradizione italiana, con un forte accento romano: una filosofia di cucina che continua – fortunatamente! – ad avere successo anche ai giorni nostri, per la gioia di chi non vuole arrendersi all’avanzata ineluttabile di locali cinesi all you can eat (sic!) e simili nell’area di Piazza Vittorio e dintorni, da molti ritenuta la Chinatown romana.
Il menu di Morgana – che dispone di pochi posti, in due ambienti old style e in un piccolo dehors – è davvero ricco, ed offre anche proposte della tradizione dimenticata, che oggi potrebbero risultare insolite e curiose per le nuove generazioni abituate ad altri ‘sapori’ (fast food, ‘all you can eat’ esotici e simili, sic!).
Per iniziare, verdure al buffet, classiche della ristorazione romana di qualche decennio fa, qui in versione apprezzabile per freschezza, e poi bruschette, insalate speciali, antipasti all’italiana o salumi ternani, insalata di mare e molto altro.
Si continua con zuppe e minestre, oltre a tutti i primi della tradizione, disponibili in tante preparazioni fra classiche ed originali. L’amatriciana, ad esempio, c’è anche in versione Morgana, cioè alleggerita, ‘estiva’, ma non mancano una carbonara degna dei vertici romani, in versione classica o con tartufo o anche vegetariana, o altre preparazioni sfiziose come gli spaghettoni con pomodori gialli, e molto ancora.
Per secondo, varie preparazioni di carne e pesce, della tradizione (pollo con peperoni, bollito alla picchiapò, trippa, coratella, lumache…) e non. Dolci fatti in casa e carta dei vini davvero vasta ed interessante, con buona scelta di etichette regionali, spesso a prezzo di saldo.
Servizio collaudato, senza orpelli, corretto. Conto, tutto sommato, più che onesto.