Da Fondazione Barilla un progetto rivoluzionario per un approccio più consapevole e pratico al problema: perché ogni piccolo gesto conta e in questo nuovo manuale se ne trovano ben 120
Undicesimo comandamento: non sprecare. Questa dovrebbe essere la filosofia di vita e la parola d’ordine nel quotidiano per ispirare tutti, grandi e piccini, a un consumo più equo, etico e responsabile, senza eccessi, sprechi e comportamenti sbagliati a tavola.
Ne va della nostra salute – del corpo e dell’anima – e anche del portafogli, visto che “chi non spreca, ci guadagna”, come recita il volume Il libro del risparmio, presentato in questi giorni a Milano, dal sottotitolo ancor più chiaro e incisivo: “120 utili azioni contro lo spreco di cibo per risparmiare dentro e fuori casa”.
Il manuale fa parte di un nuovo progetto di Fondazione Barilla ed è distribuito gratuitamente in oltre 200mila copie (su richiesta), allo scopo di informare e sensibilizzare il pubblico di ogni età e interesse culturale sul tema della lotta allo spreco e, al contempo, del risparmio economico. E non solo in termini teorici, ma anche e soprattutto mettendo in atto quelle azioni, semplici e concrete, che servano a contrastare i nostri vizi e le cattive abitudini in campo alimentare.
Tutto questo con un linguaggio semplice e sintetico, ma efficace, e una suddivisione in rapidi capitoletti, ognuno dei quali affronta un tema specifico – conservare, preparare, riutilizzare – nei suoi vari aspetti, per una consultazione oltremodo pratica e immediata.
In questo modo si stima, secondo i dati di Fondazione Barilla, che una famiglia possa arrivare a risparmiare fino a 500 euro all’anno, frutto di un approccio più consapevole e una gestione più razionale delle risorse, sia in casa che al ristorante o al supermercato.
E se fare del bene all’ambiente e alla comunità vuol dire anche migliorare il budget domestico, perché non farlo? Come si legge nell’introduzione del libro, “ridurre lo spreco alimentare è una grande opportunità per migliorare la qualità della nostra vita: ci permette non solo di valorizzare il cibo e tutelare il pianeta, ma anche di promuovere una vera e propria cultura del risparmio”