Appuntamento dal 5 al 7 aprile alla Biblioteca e Museo della Cucina “Garum” di Roma per la più importante mostra al mondo di carte gastronomiche
La storia dell’uomo è anche la storia della tavola e, a volte, un menu può raccontare di un’epoca e dei suoi protagonisti tanto quanto le cronache ufficiali.
Questo lo spunto che è alla base della mostra Un mondo di menu: la grande storia a tavola, di scena al Garum – Biblioteca e Museo della Cucina di Roma dal 5 al 7 aprile, dalle 10 alle 18, con orario continuato e ingresso gratuito.
Nella visione proposta dall’esposizione, infatti, il menu – oltre che un manufatto di pregevole fattura artistica e un testimone della storia della ristorazione – rappresenta un valido cronista dell’economia, le scienze sociali e politiche, e la vita quotidiana attraverso i tempi.
Due secoli in tavola
Tante le “carte gastronomiche” selezionate per l’evento: si parte dal più antico menu a stampa conosciuto (datato 1803) fino a prove d’artista come quelli in stile Liberty, stampati su supporti speciali come seta e porcellana, di Alphonse Mucha, passando per il Titanic, le guerre, le Olimpiadi, le Expo, il Muro di Berlino…
A vent’anni di distanza dall’analoga esposizione al Castello Sforzesco di Milano, la mostra romana si configura come la più importante mai dedicata ai menu nel mondo, con oltre 400 pezzi storici e contemporanei – alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico – dalle maggiori collezioni internazionali, in 18 pannelli monotematici, più un ultimo pannello per supportare la candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco.
Ad accompagnare il tutto, un imponente catalogo di 464 pagine, imperdibile per professionisti, gourmet e appassionati, che vi ritroveranno il sapore dei tempi che furono.
Tra Storia e gastronomia
Il risultato finale è ben espresso dalle parole dei curatori dell’evento Giulio Fano e Roberto Liberi, dell’associazione internazionale di menu storici Menu Associati, per i quali “i singoli menu sono come tessere di un mosaico per raccontare la nostra storia, le conquiste della nostra civiltà e, naturalmente, la storia della cucina negli ultimi due secoli”.
Gli fa eco Maurizio Campiverdi, maggior collezionista al mondo di carte di ristoranti, per il quale il Museo della Cucina diventerà “un centro importante di studi e raccolta di menu storici al servizio di quelle realtà internazionali, francesi in primo luogo, che stanno rivalutando questo strumento gastronomico fondamentale per riscrivere le tante storie di tante diverse cucine”
Il menu dei menu
Ecco dunque un elenco di alcuni dei menù più rari e di maggior valore storico in esposizione a Roma
– il più antico menu a stampa conosciuto (1803)
– le celebrazioni per lo Statuto Albertino (1848)
– la visita di Garibaldi a Londra (1864)
– la Breccia di Porta Pia
– le Guerre Mondiali
– le ultime ore del Titanic
– le inaugurazioni del canale di Panama e della Tour Eiffel
– le grandi Expo mondiali: Crystal Palace, 1851; Parigi, 1900; Milano 2015
– le imprese di Amelia Earhart, Charles Lindbergh, Umberto Nobile e Francesco De Pinedo
– i grandi eventi sportivi: i primi Tour de France, le Olimpiadi del 1936, il primo Giro aereo d’Italia
– il primo pranzo di Hitler e Mussolini (1934)
– le incoronazioni di Elisabetta II e di Nicola II, l’ultimo Zar
– i meeting tra Fidel Castro e John Kennedy
– la colazione offerta da Cossiga a Gorbaciov all’indomani della caduta del Muro di Berlino
– i matrimoni di Carlo e Diana, William e Kate
– il pranzo offerto da Casa Artusi al Presidente Napolitano
– il viaggio di Papa Francesco a Cuba