Domus Pinsa Deluxe, la pinsa dall’antica Roma a oggi

Ristoranti
Domus Pinsa Deluxe, la pinsa dall’antica Roma a oggi

La pinsa è un piatto secolare, oggi nato a nuova vita sull’onda di una moda gastronomica tutt’altro che passeggera, basata piuttosto sulla ricerca di sapori legati alla tradizione – che, nel caso della pinsa, risale agli antichi Romani – e ingredienti di qualità

E proprio Roma vede oggi la nascita di Domus Pinsa Deluxe in via delle Coppelle, una delle strade più dense di storia della Capitale; in realtà il progetto ha un’origine più lontana, che va all’anno 1956, quando Temistocle Santini aprì a Velletri la prima osteria, successivamente ampliata in trattoria. Qui ebbe l’idea di recuperare quel piatto risalente all’antica Roma, che era diventato poi cibo quotidiano dei contadini, usando più qualità di farine miscelate con erbe selvatiche e cuocendole su pietre incandescenti.

Un’idea che ha portato, nel tempo, la famiglia Santini all’apertura di diverse pinserie in vari punti della città, coronata oggi dalla Domus Pinsa Deluxe

Ma quale è, dunque, la caratteristica vincente di questa moderna pinsa? Innanzi tutto le materie prime, che vengono selezionate ogni giorno e provengono dalla campagna romana; una miscela di farina di soia con quella di riso e di frumento integrale, cui si aggiunge lievito madre e una piccola percentuale di pasta acida essiccata. Poi le farine, tutte rigorosamente OGM-free, e la lievitazione di 120 ore, ben più lunga delle 72 ore tipiche della pinsa romana. Il risultato finale è un prodotto leggero e digeribile, dietetico, con un impasto morbido internamente e croccante all’esterno.

E poi il ricco menù, che – oltre alle pinse classiche – propone anche versioni speciali (carbonara, amatriciana, pinse dolci… tutte con nomi classici romani come Nerone, Agrippina, Caligola!), e altri piatti capaci di esaltare i sapori tipici della tradizione italiana: ad esempio il Carciò, nuova interpretazione del carciofo alla giudia, che nasce dal carciofo romano della zona di Cerveteri. Da notare anche la cura posta nell’abbinamento con il vino, dato che nel menù viene associata a ogni tipo di pinsa una bottiglia ad hoc

Il locale, d’impronta moderna, gioca sui toni del grigio. Oltre ad un bel lucernario nella sala grande, vanta anche le colonne del Palazzetto Cosmus Castaneus, casa di Giovanni Battista Castagna, poi divenuto papa Urbano VII.
Una contaminazione tra la Roma storica e il design moderno che rappresenta una seconda anima della nuova pinseria, che non a caso fa da cornice anche per una galleria d’arte contemporanea, lo Studio Domus Deluxe, spazio all’interno del ristorante che ogni mese presenterà autori pronti a raccontarsi nel salotto di Domus Pinsa.
Primo tra tutti il fotografo Daniele Cametti Aspri, con la sua mostra di immagini Dark Cities: Paris: un’accoppiata quasi inevitabile, visto che anche lui – nello spirito del locale – ama definirsi un “fotografo a km 0”…

Per saperne di più sul locale e sul lavoro di Daniele Cametti Aspri

Lascia un commento

Lost Password