Tante le iniziative nate spontaneamente in questi giorni per aiutare le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto. Anche in ambito gastronomico, perché la tavola è e deve essere sempre un ambiente solidale, di pace e di fratellanza.
Tra queste ne vorremmo citare due: una che proviene da Eataly e l’altra da Confesercenti in collaborazione con l’associazione nazionale Città del Vino, entrambe nel nome di quello che è il piatto simbolo di quei luoghi, l’amatriciana.
Eataly infatti aderisce a “Un futuro per Amatrice”, campagna di solidarietà e raccolta fondi promossa da Carlo Petrini, che ha chiesto ai ristoranti di tutto il mondo di inserire per un anno in menu l’amatriciana.
In tutti gli Eataly d’Italia per ogni piatto verranno donati 2 € – uno devoluto da Eataly e uno dal cliente – al Comune di Amatrice. Inoltre chiunque lo vorrà, potrà fare una donazione libera direttamente alle casse di Eataly.
Un’iniziativa che coinvolge anche gli altri ristoranti nel mondo: Eataly Monaco propone per tutto settembre l’amatriciana in menu, donando il 50% del ricavato, e sempre a settembre Eataly USA promuove la raccolta fondi “Amatriciana per Amatrice”, con donazione di 5 dollari a piatto (Eataly NYC Flatiron, Eataly Chicago e Eataly NYC Downtown)
Veniamo alla seconda iniziativa, “Un’Amatriciana per Amatrice”, che nella settimana tra il 12 ed il 18 settembre, in tutt’Italia coinvolgerà centinaia di esercizi ad opera degli imprenditori di Confesercenti in collaborazione con l’associazione nazionale Città del Vino, che riunisce i 450 comuni a vocazione enogastronomica del nostro Paese
In questo caso l’importo pagato – l’auspicio è di arrivare a servire oltre 100mila amatriciane – verrà devoluto interamente dai ristoratori in un fondo finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività di ristorazione, commercio e ricettività dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto