Un’associazione di 450 comuni italiani, tutti uniti – a partire dal 1987, data di fondazione – da una speciale peculiarità: quella di essere Città del Vino, ovvero comuni a vocazione vitivinicola.
Cosa non da poco in quest’Italia che è stata da poco incoronata come massimo produttore enologico mondiale: il settore va, fa da traino per la nostra economia e le città del vino ne rappresentano una solida e piacevole realtà.
L’associazione ha appena celebrato a Genzano (Roma) la sua convention d’autunno, che ha visto l’elezione del nuovo Presidente, nella persona di Floriano Zambon, sindaco di Conegliano Veneto (TV).
L’evento, che ha visto a margine anche un convegno su “Vino e politica tra rappresentazione e rappresentatività”, ha altresì celebrato l’ingresso in Recevin, la rete europea della città del vino: un passaggio di ruolo che apre nuove prospettive per lo sviluppo e la tutela dei territori e dei paesaggi vitivinicoli, anche con l’obiettivo di promuovere il turismo enogastronomico.
E c’è ancora di più: a metà novembre verrà eletta a Bruxelles la "Città del Vino Europea 2016": la nuova capitale europea della cultura del vino sarà scelta tra uno dei 450 comuni italiani.
Per l’occasione è stata già individuata la Giornata Europea dell’Enoturismo, l’11 novembre, con iniziative in tutte le Città del Vino italiane nel fine settimana successivo alla festa di San Martino, il 14 e 15 novembre