Un vero mito del made in Italy. Questo è il marchio Gentilini, almeno per tutti i bambini degli anni dal Cinquanta in poi, che sono cresciuti non solo con i classici sapori dei suoi biscotti, ma anche con la bellezza delle sue confezioni in latta, arricchite da immagini della Città eterna, elementi bucolici e grafici, a formare un efficace e innovativo (per l’epoca) esempio di packaging.
Compie dunque 125 anni una delle più prestigiose aziende alimentari italiane, la Biscotti P. Gentilini, fondata a Roma nel 1890 dall’imprenditore emiliano Pietro Gentilini, e quale occasione migliore, quindi, per celebrare l’evento con un bel libro?
Già, perché – diciamolo subito – il volume in questione è bello, bellissimo: una strenna diremmo, ma il termine è ancor riduttivo. Ricco di immagini d’epoca, di pubblicità, di documenti d’archivio e dati economici, a formare un riuscito connubio tra saggio e biografia, che ha per di più l’aroma dell’infanzia e tutta la calda evidenza di un’indelebile memoria.
Una storia “semplice e pulita”, come si dice nelle note di presentazione, che partendo dalla tradizione alimentare traccia il quadro dell’evoluzione della società, dei consumi e dell’immaginario collettivo ad essi legato.
Il libro è impreziosito ancor più da un folder in edizione limitata con due cartoline, raffiguranti il mitico trenino dei biscotti Gentilini risalente agli anni ’30 ed un catalogo dei prodotti dei primi del 1900, e un francobollo dedicato alla Biscotti P. Gentilini emesso nel 2010 con annullo filatelico celebrativo
Daniela Brignone
Biscotti P. Gentilini, 125 anni di bontà (1890-2015)
Palombi Editori