Viaggio in incognito fra tic e manie della ristorazione italiana: dopo il quasi omonimo "Osti sull’orlo di una crisi di nervi" (2013), Valerio Massimo Visintin colpisce ancora e lo fa da par suo.
Se vi state chiedendo chi è VMV, sappiate che non siete i soli: in realtà lavora sempre in incognito (cosa che gli consente di essere un critico "corretto e integerrimo") e la leggenda dice che si presenti in pubblico con un passamontagna.
Di lui si sa che è un giornalista del Corriere della Sera, ma that’s all. Di certo c’è che sa il fatto suo, che non ha peli sulla lingua e che la sua prosa al veleno è ironica e divertente. Quanto alle idee, sono – in linea di massima – salutari, nel senso che vogliono riportare un po’ di misura, di dignità e di serietà in una scheggia impazzita come quella della moderna ristorazione e soprattutto della sua autocelebrazione, mediatica e non.
Ne viene fuori un corrosivo pocket book di 190 pagine dove vizi e virtù (ma generalmente più i primi) vengono resi evidenti con una sicura conoscenza e felice penna. Da leggere, e vi garantiamo che vi strapperà più di un sorriso (e alcun accessi di bile…)
Valerio Massimo Visintin
Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi
Terre di Mezzo, euro 12