L’autore del libro in realtà non è né uno chef né un gastronomo, ma un docente di Semiotica che si occupa di linguaggi e media nella cultura contemporanea.
E non c’è dubbio che il tema del cibo – e soprattutto la sua galassia, umana e mediatica – sia oggi uno di quelli dominanti, tanto da averlo spinto ad analizzarlo in chiave filosofica e sociale, per ricavarne alfine un profilo ambivalente: “ridicolo per certi versi, importantissimo per altri”.
Gastromania è un fine trattato fenomenologico, dove vizi e virtù si incontrano in uno scenario fatto di sogni e bisogni, mode e tradizioni, dove – in un certo senso – la cucina assurge a microcosmo e sintesi della commedia umana.
Un testo che fa ridere, a volte arrabbiare, sempre pensare: impresa sempre più rara al giorno d’oggi
Gianfranco Marrone
GASTROMANIA
Bompiani, 14 euro